I contenuti
Il Progetto Amazzone, ideato e diretto da Anna Barbera e Lina Prosa, è nato nel 1996 con la prima edizione delle Giornate Biennali Internazionali sostenuta dal Comune di Palermo. Il Progetto promuove un approccio alla malattia e all’esperienza del cancro al seno dal punto di vista globale, attraverso il Mito, la Scienza, il Teatro.
• Il Mito per riprendere il contatto con l’Origine;
• La Scienza, per fare interagire ricerca, cura e partecipazione;
• Il Teatro, per ridare al corpo “tagliato” valore di comunicazione.
Figura di ispirazione è l’Amazzone, la guerriera che si amputò un seno per combattere meglio, metafora della lotta contemporanea contro il cancro. Ma anche evocazione di quella sintesi memorabile di utopia e coraggio femminile, che vide una comunità arcaica di donne ribellarsi alla schiavitù e utilizzare il corpo per un nuovo progetto di vita: il corpo come utopia.
Il Progetto Amazzone, in maniera innovativa, propone lo stesso esempio alla società e alle donne colpite da cancro: la donna al centro di un evento globale, nell’unità inscindibile di corpo e mente. Un cambiamento di posizione che intende la malattia evoluzione e storia della persona e non esperienza di divisione e di interruzione della vita di pensiero, delle relazioni umane.
Il Progetto si rivolge a tutti nell’obiettivo di risanare la divisione nella società occidentale tra sani ed ammalati; promuove l’esperienza della malattia come cambiamento e intende la “cura” come ricerca di strumenti molteplici idonei a gestire tale cambiamento. Nello stesso campo di azione: psicologia, medicina, cultura, antropologia, teatro. Fondamento del Progetto è la guarigione intesa come “processo” e quindi non come ritorno alla normalità “a come si era prima”, secondo il più diffuso luogo comune, ma come attraversamento della diversità (la malattia) e acquisizione della coscienza del cambiamento. Questo non è solo un viaggio individuale, ma è un viaggio collettivo verso la rimozione dei condizionamenti e dei pregiudizi che stanno intorno al cancro, specialmente il cancro al seno, che comporta per la donna una doppia chirurgia, fisica e simbolica. Il seno è simbolo del piacere, della nutrizione.
Allora sul trauma femminile si accaniscono paura, pregiudizio, isolamento, che a volte possono diventare più invivibili della patologia stessa. Su questo il Progetto Amazzone pone una questione culturale che attiene oltre alla donna nello specifico, anche a tutto il pianeta cancro per l’ambiguità che lo contraddistingue nei processi di comunicazione.
Articolazione del progetto
Due piani di intervento
• Le Giornate Internazionali Biennali con convegni, spettacoli, dibattiti, assemblee, che ogni due anni portano all’attenzione l’attualità delle problematiche scientifiche e culturali legate alla malattia;
• Il Centro Amazzone, strumento operativo del Progetto permanentemente mette in pratica le teorie, unendo servizi al pubblico di prevenzione e sostegno della persona con iniziative sociali e culturali.
Le Giornate Biennali Internazionali: le undici edizioni dal 1996 al 2016
I edizione (19 – 24 novembre 1996)
Cancro al seno: realtà e mito tra scienza e teatro.
Teatro: L’Assalto al cielo; Convegno teatrale: L’Amazzone e l’attrice, drammi del corpo; Convegno di oncologia: Cancro della mammella: biologia, prevenzione e clinica; Convegno di psico-oncologia: Corpo e malattia nell’immaginario individuale e sociale; Assemblea delle donne: Amazzone oggi: aggiornamento di una lotta.